L’ artigianato
Maestri artigiani
L’attività artigianale ha in Umbria solide e antiche tradizioni. La fabbricazione di oggetti d’uso quotidiano si è sempre affiancata a una produzione di alto livello artistico con un risultato estetico notevole, come nella ceramica o nella tessitura.
La storica importanza culturale ed economica dell’artigianato è ben espressa dalle Arti o corporazioni medievali, che tutelavano con norme e regolamenti la qualità del lavoro delle botteghe.
La valorizzazione della migliore produzione artigianale umbra si esprime oggi nello studio e nella ripresa delle tecniche e delle iconografie tradizionali con l’intento di non disperdere un grande patrimonio tecnico e creativo, e indicare nuove strade di sviluppo.
Antichi mestieri
Tutti gli anni, in giugno, le botteghe artigiane di Bevagna si sfidano in gare di abilità nel corso del Mercato delle Gaite, un vero campionario dei lavori del passato. La varietà delle specializzazioni artigianali che si ritrova in terra umbra riflette i bisogni della società contadina d’un tempo. Così, a Bevagna si continuano a intrecciare corde e cesti, a Tazzo di Cascia sono ancora rinomati i "coppi" per fare tetti belli e resistenti, a San Nicolò di Celle si lavora il vimini, a Foligno si restaurano organi e si realizzano oggetti in cuoio, a Magione si incide il rame a sbalzo, a Gubbio primeggia l’artigianato del ferro battuto, che è lavorato con esiti originali anche a Cascia dove esisteva una singolare specializzazione nella produzione di pinze per le ostie; Villamagina è invece rinomata per le lime e le raspe.
Il presepe scolpito
La scultura lignea ha in Umbria una grandissima tradizione artigianale e artistica. La rappresentazione delle scene della Passione di Cristo con gruppi statuari composti scenicamente è stata una delle grandi e talora drammatiche espressioni della scultura duecentesca. E nella terra di san Francesco, inventore del presepe, non potevano mancare le raffigurazioni delle scene della Natività scolpite nel legno. Di suggestione particolare è il Presepe monumentale di Città della Pieve, allestito per Natale negli antichi sotterranei del palazzo della Corgna con il concorso di artisti e artigiani che realizzano personaggi a dimensione umana in ambientazioni ogni anno dedicate a un tema diverso. Raro e singolare è invece il presepe di terracotta invetriata che orna la chiesa di S. Antonio a Calvi nell’Umbria: trenta grandi figure disposte su due piani, realizzate nel Cinquecento da Giovanni e Raffaele da Montereale con gusto scenografico decisamente inusuale.
"Per Grazia Ricevuta"
Gli ex-voto
L’apparato decorativo del santuario della Madonna dei Bagni, presso Deruta, è tra i più originali dell’Umbria. Centinaia di maioliche votive donate dai fedeli dopo uno scampato pericolo ricoprono interamente le pareti della chiesa, formando un rivestimento di singolare cromaticità.
Incendi, guerre, piene del fiume, incidenti nei campi, catastrofi naturali, raccontano la fatica e la fragilità del mondo contadino. Queste mattonelle di produzione cinque-seicentesca sono di grande interesse per comprendere l’evoluzione delle tecniche di produzione ceramica negli ultimi tre secoli, e gettano uno sguardo sulla vita quotidiana, il lavoro e la religiosità popolare in questo angolo della valle del Tevere.