Le fruizioni scientifiche, culturali e ricreative
Tutto il complesso degli altipiani costituisce un serbatoio, in gran
parte inesplorato, per ricerche sulla vegetazione attraverso lo studio
dei pollini e particolare importanza ha lo studio fitosociologico della
Palude di Colfiorito.
Il sistema dei castellieri, ed in particolare
quello di Monte Orve, sono l'altro grande settore di ricerca
archeologica-paleontologica che può anche contribuire a stabilire i
legami tra i paesaggi vegetali scomparsi e quelli più recenti e il loro
rapporto con la presenza dell'uomo.
Colfiorito è al centro di un
sistema di itinerari di origine protostorica, di alto interesse e
fruibilità. Si ricordano: verso Spoleto la strada della Spina; la via
Plestina verso la valle del Topino e il Forum Flaminii; il percorso
lungo la valle del Menotre.
Infine il Sentiero Italia dal vicino Monte Pennino attraversa
Colfiorito fino al monte Tolagna e questo tratto si caratterizza per
gli elementi di grande interesse scientifico e culturale.


Falco di Palude (Circus aeruginosus) in picchiata sopra la Croce di Cassicchio
Folaghe (Fulica atra) in combattimento durante il periodo riproduttivo.
Bird watching e fotografia naturalistica
Tutta l'area del parco è luogo ideale per svolgere le attività di osservazione naturalistica. Alcuni punti sono particolarmente indicati: l'osservatorio naturalistico, situato al centro della sponda occidentale della palude, con accesso libero e le località Croce Cassicchio, Fonte Fontaccia e Fagiolaro. Le stagioni migliori per osservare la vivace popolazione della palude sono la primavera e l'autunno, ancor meglio se nelle prime ore del mattino.
La Stazione Ornitologica LIPU per l'inanellamento
Nonostante l'esigua superficie, il Parco di Colfiorito mostra una ricchezza di specie (biodiversità) di assoluto rilievo.
Le specie di uccelli presenti sono di grande valore conservazionistico (Lista Rossa nazionale, Direttiva CEE “Uccelli”). Di alcune di esse, accoglie una frazione significativa dell'intera popolazione regionale (es: Basettino, Falco di palude, Airone cenerino) o addirittura nazionale (Tarabuso).
Le principali attività di ricerca attuate a Colfiorito con il coinvolgimento della Provincia di Perugia sono:
CENSIMENTI DEGLI UCCELLI ACQUATICI SVERNANTI (programma IWC, dal 1991);
RILIEVI “QUALITATIVI” (CHECK-LIST) (dal 2005);
STAZIONI DI OSSERVAZIONE ASCOLTO (ciclo annuale: OTT 2008 – SETT 2009);
INANELLAMENTO MEDIANTE CATTURE A SFORZO COSTANTE Progetto PR.I.S.CO: un programma d'inanellamento coordinato dall'ISPRA (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale).
A Colfiorito la campagna d'inanellamento viene svolta dal 2005 nel quadrimestre maggio-agosto in coincidenza del periodo riproduttivo. La sua applicazione riguarda i passeriformi nidificanti e fornisce dati sulle dimensioni delle popolazioni, sul successo riproduttivo, sulla mortalità e sulla sopravvivenza dei giovani. L'attività di inanellamento a scopo scientifico prevede la cattura, la marcatura con anelli alla zampa e il successivo immediato rilascio degli uccelli.
Il progetto è utile anche per monitorare l'avifauna tutelata e per adottare le misure di conservazione previste dai programmi di gestione della Zona di Protezione Speciale che è compresa nel territorio del Parco.