Noto al grande pubblico per la sua prima apparizione nella guida gastronomica d’italia del TCI del 1931, la caciotta o cacio fiore rappresenta un tradizionale formaggio vaccino, ricavato dal miglior latte del bestiame al pascolo nel periodo primaverile.
Si tratta di un formaggio di gran pregio, particolarmente apprezzato dagli umbri, che un tempo di latte bovino ne vedevano ben poco, poiché le razze locali erano più da lavoro e da carne, che non da latte.
Il cacio fiore viene confezionato in caciotte fresche, di sapore delicato ed aromatico ricavate dal latte intero appena munto e può essere consumato in molte maniere: come parte di un antipasto alla umbra, come piatto principale, insieme con insalate e del buon pane cotto a legna, come dessert, oppure a merenda, con delle fette sottili messe a riempire un panino.
Un’altra combinazione assai apprezzata è la torta al testo farcita di fette di caciotta, insieme con verdure selvatiche di campo.
Nella tradizione gastronomica, il cacio fiore più pregiato è quello prodotto nell’area del Iian di Chiavano, nei pressi di Cascia, per l’aroma conferitogli dai pascoli della zona.